Affitti brevi, cambia tutto: il check in si può fare online, ma a Roma le Key Box restano vietate

Torna il check in a distanza per gli affitti brevi. A ribaltare la circolare del ministero dell'Interno emanata lo scorso novembre è una sentenza del Tar Lazio. Il tribunale accoglie il ricorso presentato dalla Federazione FARE (Associazioni Ricettività Extralberghiere). La sentenza rimuove quindi l'obbligo del riconoscimento fisico degli ospiti nei B&B, tuttavia a Roma il ricorso vinto non sembra significare un ritorno alle keybox per le strade della Capitale. Il Campidoglio, che a novembre aveva accolto con favore la circolare del Viminale, fa sapere che le azioni di rimozione delle cassette con le chiavi proseguiranno per preservare il decoro della strade romane.
Il Tar del Lazio dà ragione ai gestori di B&B: approvato il ricorso
L'obbligo dell'identificazione fisica degli ospiti era stato legiferato con una circolare del ministero dell'Interno lo scorso novembre, giustificata come misura finalizzata "a prevenire rischi per l'ordine e la sicurezza pubblica". Le motivazioni della norma sono state però ribaltate dall'ultima sentenza del Tar Lazio che definisce come "un eccesso di potere" le motivazioni di sicurezza offerte dal governo. Inoltre, come si legge nella sentenza, il provvedimento "determinerebbe un illegittimo vantaggio per le strutture alberghiere a scapito delle numerose attività di locazione breve". Una notizia accolta con sollievo dai gestori di affitti brevi a Roma che potranno ritornare a identificare i loro ospiti da remoto senza la necessità di un incontro dal vivo. "La sentenza conferma ciò che noi sosteniamo da sempre: la sicurezza non può essere una scusa per rallentare l'evoluzione del settore e caricare di responsabilità improprie chi lavora nel rispetto della legge", a dirlo è Elia Rosciano, presidente di FARE, Federazione associazioni ricettività extralberghiere che a novembre aveva presentato il ricorso, accolto poi martedì 27 maggio dal Tar del Lazio.

Torna il check in a distanza, ma a Roma non le keybox
La circolare del ministero aveva reso di conseguenza inutili l'utilizzo delle keybox, ovvero le cassette di sicurezza con all'interno le chiavi dei B&B, diventate il simbolo degli affitti brevi e che a Roma sono state rimosse prontamente dopo la delibera del Governo. "La circolare rende di fatto inutile il ricorso a lucchetti e cassettine che deturpano le nostre strade", aveva detto il sindaco Roberto Gualtieri. Non sembra che le operazioni di rimozione si arresteranno per le strade della Capitale. Lo conferma anche l'assessore al Turismo di Roma, Alessandro Onorato, tra i principali sostenitori nella Capitale della battaglia contro le cassette di sicurezza posizionate per la città. Come riporta il Corriere, Onorato dopo la sentenza del Tar ha annunciato che il Campidoglio non farà un passo indietro riguardo alle keybox. "La nostra azione per decoro è indipendente dalla sentenza del Tar. Andiamo avanti sulla nostra strada in attesa che il governo intervenga a livello legislativo, in maniera strutturale, sul tema", ha dichiarato.